sterilizzazione gatta

Sterilizzazione gatta: Come e quando farla, rischi e vantaggi

Indice dei contenuti

La sterilizzazione della gatta rappresenta un intervento imprescindibile non solo per salvaguardarne la salute, ma anche per evitare gravidanze indesiderate. Questa procedura riduce notevolmente il rischio di malattie quali tumori mammari e infezioni uterine, patologie che possono compromettere in modo significativo la qualità della vita dell’animale. Nonostante si tratti di un intervento sicuro e consigliato con frequenza, è normale nutrire dubbi e curiosità.

Qual è il momento più opportuno per sterilizzare una gatta? In che modo si svolge l’intervento? E quali precauzioni è necessario adottare nel periodo post-operatorio? Approfondire queste tematiche è fondamentale affinché la scelta venga fatta in modo consapevole, tenendo conto delle specifiche esigenze della gatta e delle aspettative dei suoi proprietari.

Una corretta informazione consente di affrontare con serenità ogni fase dell’intervento, dall’ingresso in sala operatoria fino al recupero, evitando errori comuni e assicurando il massimo benessere all’animale.

Cos’è la sterilizzazione della gatta

 

La sterilizzazione è un’operazione chirurgica volta a impedire alla gatta di riprodursi, eliminando così il rischio di gravidanze non desiderate. Le due tecniche principali disponibili sono:

  • Ovariectomia: prevede la rimozione delle ovaie, le ghiandole responsabili della produzione degli ormoni sessuali femminili e del regolamento del ciclo riproduttivo.
  • Ovarioisterectomia: consiste nella rimozione sia delle ovaie che dell’utero, ed è indicata per prevenire o trattare problematiche specifiche legate all’apparato riproduttivo.

Entrambi i metodi hanno in comune l’obiettivo di interrompere il ciclo estrale (il calore) e le sue manifestazioni, come i miagolii insistenti o il comportamento inquieto.

L’intervento è considerato altamente sicuro e, nella maggior parte dei casi, viene eseguito in anestesia generale. La scelta della tecnica più adatta dipende dalle condizioni di salute della gatta e dal parere del veterinario.

Quando sterilizzare una gatta

Il periodo ideale per procedere con la sterilizzazione di una gatta è prima che quest’ultima raggiunga la maturità sessuale, generalmente intorno ai 5-6 mesi di età, prima del primo ciclo estrale. Intervenire in questo momento contribuisce a ridurre il rischio di patologie legate all’apparato riproduttivo, come i tumori mammari, che si riscontrano più frequentemente nelle gatte non sterilizzate.

È possibile effettuare la sterilizzazione anche in età adulta, sempre che l’animale sia in buone condizioni di salute. In questo caso, è indispensabile sottoporre la gatta a un controllo veterinario approfondito per valutare eventuali rischi legati all’anestesia e alla chirurgia.

È fondamentale evitare di operare durante il calore, poiché in questo periodo gli organi riproduttivi hanno una maggiore irrorazione sanguigna, aumentando il rischio di complicazioni. Se la gatta è in calore, il veterinario potrebbe consigliare di attendere alcune settimane prima di procedere.

L’età non è l’unico criterio da considerare: altrettanto rilevanti sono le condizioni fisiche e lo stato di salute generale dell’animale. Il parere del veterinario rimane cruciale per compiere la scelta più opportuna.

Come avviene la sterilizzazione della gatta

La sterilizzazione della gatta è un intervento chirurgico che richiede anestesia generale. Prima dell’operazione, il veterinario effettua una visita completa per accertarsi che l’animale risulti in buone condizioni e possa affrontare l’intervento senza rischi.

Preparazione pre-operatoria

La preparazione è un aspetto chiave per garantire la sicurezza dell’intervento. La gatta deve rimanere a digiuno per 8-12 ore e può bere acqua fino a poche ore prima. In alcuni casi, possono essere eseguiti esami del sangue o altre analisi per valutare lo stato di salute generale.

intervento sterilizzazione gatta

L’intervento

Durante l’operazione, si procede all’asportazione degli organi riproduttivi mediante ovariectomia o ovarioisterectomia. La procedura avviene attraverso piccole incisioni chirurgiche, che vengono chiuse con punti di sutura riassorbibili o rimovibili. La durata dell’intervento varia generalmente tra i 20 e i 40 minuti.

Post-operatorio immediato

Successivamente all’intervento, la gatta viene monitorata per alcune ore per assicurarsi che si risvegli dall’anestesia senza complicazioni. Se non ci sono problematiche, l’animale può tornare a casa lo stesso giorno, accompagnata da indicazioni dettagliate fornite dal veterinario riguardo alla gestione delle cure post-operatorie.

Benefici e rischi della sterilizzazione

I vantaggi della sterilizzazione

La sterilizzazione offre molteplici benefici, sia per la salute della gatta sia per una gestione più serena della sua vita quotidiana. Essa elimina totalmente il rischio di malattie gravi, come tumori ovarici o infezioni uterine (piometra), che possono compromettere seriamente la salute dell’animale. Inoltre, se l’intervento è effettuato prima del primo calore, contribuisce a ridurre drasticamente il rischio di tumori mammari, spesso maligni nelle gatte non sterilizzate.

Un altro beneficio considerevole riguarda la prevenzione delle gravidanze indesiderate, rendendo la sterilizzazione il metodo più efficace per evitare cucciolate non pianificate. Inoltre, il comportamento della gatta può migliorare: molte gatte sterilizzate mostrano un atteggiamento più calmo, eliminando comportamenti tipici del calore, come i miagolii insistenti o i tentativi di fuga. Infine, la sterilizzazione è associata a un aumento dell’aspettativa di vita grazie alla prevenzione delle malattie legate agli organi riproduttivi.

I possibili rischi della sterilizzazione

Come ogni procedura chirurgica, anche la sterilizzazione comporta potenziali complicazioni, tra cui reazioni all’anestesia o emorragie, sebbene siano eventi rari. Nel periodo post-operatorio, una ferita non adeguatamente trattata potrebbe infettarsi, richiedendo ulteriori interventi veterinari.

Un altro aspetto da monitorare è l’aumento di peso. La diminuzione degli ormoni sessuali può influire sul metabolismo, rendendo necessaria una maggiore attenzione alla dieta e all’attività fisica per mantenere la gatta in forma.

Tuttavia, questi rischi possono essere minimizzati affidandosi a un veterinario esperto e seguendo con scrupolo le indicazioni fornite per il periodo post-operatorio.

Gatt con benda speciale in convalescenza che si riprende dopo la sterilizzazione

Cure post-operatorie

Il periodo successivo all’intervento è cruciale per garantire una completa guarigione senza complicazioni. Immediatamente dopo l’operazione, la gatta potrebbe apparire stanca o confusa a causa degli effetti residui dell’anestesia. È importante offrirle un ambiente tranquillo per riposare, con una coperta pulita che le assicuri comfort e calore. Nei primi giorni, risulta fondamentale controllare regolarmente la ferita chirurgica per accertarsi dell’assenza di segni di infezione, come rossore, gonfiore o secrezioni anomale.

Per evitare che la gatta si lecchi i punti, il veterinario potrebbe consigliare l’uso di un collare elisabettiano o mutandine chirurgiche; quest’ultima soluzione è spesso preferita per il comfort dell’animale. È altresì importante limitare i movimenti eccessivi: salti e corse potrebbero compromettere la tenuta della sutura e ritardare il processo di guarigione.

Dal punto di vista alimentare, non è inusuale che la gatta abbia meno appetito nei primi giorni. Offrire cibo leggero e facilmente digeribile può facilitare la sua ripresa. Se l’assenza di appetito persiste per oltre 24 ore o si manifestano segni di disagio, come letargia e sanguinamento dalla ferita, è essenziale contattare il veterinario. Con le dovute cure, la maggior parte delle gatte si riprende completamente entro una settimana o dieci giorni.

Cambiamenti dopo la sterilizzazione

La sterilizzazione può comportare alcuni cambiamenti nella vita e nel comportamento della gatta, molti dei quali sono di natura positiva. Comprendere queste trasformazioni aiuta i proprietari a gestire meglio il periodo successivo all’intervento.

Comportamento più stabile

Dopo la sterilizzazione, la gatta non subisce più i cicli estrali, eliminando quindi comportamenti caratteristici del calore, quali miagolii incessanti, irrequietezza e tentativi di fuga per cercare un compagno. Questo porta a un’animale più tranquillo e favorisce una convivenza più serena in casa.

Riduzione dello stress fisico

L’assenza dei cicli riproduttivi contribuisce a diminuire lo stress fisico che la gatta deve affrontare durante il calore, migliorando il suo benessere generale. La sterilizzazione, inoltre, elimina il rischio di gravidanze, che rappresentano un notevole carico per l’organismo dell’animale.

Possibile aumento di peso

Un cambiamento frequente è il rallentamento del metabolismo. La gatta tende a bruciare meno calorie rispetto al passato, il che può comportare un aumento di peso se non si presta attenzione alla dieta e all’attività fisica. Per prevenire tale problematica, è fondamentale optare per un’alimentazione equilibrata e appositamente formulata per gatti sterilizzati, come ad esempio le crocchette “Il Cibo di Beppo”, ideali per mantenere il peso forma. Inoltre, è consigliabile incoraggiare l’animale a restare attivo, proponendo giochi e attività che stimolino il suo interesse e la sua vitalità.

Aspettativa di vita più lunga

Le gatte sterilizzate vivono generalmente più a lungo, questo perché vi è una riduzione delle malattie ormonali, infezioni uterine e tumori mammari.

Costi e modalità di sterilizzazione

La sterilizzazione della gatta è un intervento non eccessivamente esoso, tuttavia il costo può variare a causa di diversi fattori.

Costo medio dell’intervento

Il costo della sterilizzazione può variare da regione a regione, in base al tipo di struttura veterinaria e dalla tecnica utilizzata. Il prezzo medio, nelle cliniche private, si aggira tra le 100 e le 300 euro. Le strutture pubbliche o i servizi convenzionati con associazioni animaliste, invece, possono offrire tariffe più vantaggiose, spesso comprese tra le 50 e le 100 euro.

Ecco una stima dei costi medi nelle diverse aree geografiche:

Clinica privata Struttura convenzionata
Nord Italia 150 - 300€ 50 - 100€
Centro Italia 120 - 250€ 50 - 100€
Sud Italia e Isole 100 - 250€ 40 - 90€

Cosa include il costo

Generalmente, il prezzo comprende la visita pre-operatoria, l’anestesia, l’intervento chirurgico e un controllo post-operatorio. In alcuni casi, se il veterinario lo ritiene necessario, potrebbero aggiungersi altri costi aggiuntivi per esami del sangue o altri accertamenti.

Sterilizzazione tradizionale e alternative

La sterilizzazione chirurgica è il metodo più comune, ma esistono anche altre alternative come la sterilizzazione chimica, ottenuta attraverso farmaci che servono ad inibire il ciclo riproduttivo. Ovviamente, questi metodi, non sono privi di rischi e non offrono nemmeno gli stessi benefici della chirurgia.

C'è un aumento del rischio di emorragie. Per questo motivo, molti veterinari preferiscono attendere che il ciclo estrale termini prima di procedere con l’operazione.

La sterilizzazione è un termine generico che indica l’interruzione della capacità riproduttiva. Nel caso delle femmine, si parla di ovariectomia o ovarioisterectomia, mentre per i maschi si utilizza il termine castrazione, che comporta la rimozione dei testicoli.

Dopo la sterilizzazione, è importante offrire alla gatta un ambiente tranquillo e confortevole dove riposare. Monitorare regolarmente la ferita per accertarsi che non ci siano segni di infezione, limitare i movimenti e seguire le istruzioni del veterinario per la cura post-operatoria sono passi essenziali.

Per calmare una gatta in calore, è possibile distrarla con il gioco o offrirle un luogo sicuro e tranquillo dove rilassarsi. Tuttavia, l’unico modo definitivo per risolvere i comportamenti legati al calore è la sterilizzazione.

La ferita deve essere pulita con prodotti specifici consigliati dal veterinario, come soluzioni antisettiche delicate. È importante non utilizzare alcol o prodotti irritanti, e seguire le indicazioni per evitare infezioni o complicazioni.

Se la gatta cerca di leccare i punti, è fondamentale utilizzare un collare elisabettiano o mutandine chirurgiche per proteggere la ferita. Questo previene infezioni e aiuta a garantire una guarigione rapida e senza problemi.

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