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Gatto disidratato? ecco i principali sintomi e come aiutarlo

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Come capire se il tuo gatto è disidratato?

Anche se questi splendidi animali tendono a bere poco per loro natura, hanno bisogno di assumere costantemente liquidi.

In caso contrario possono incorrere in gravi problemi di salute, che mettono a rischio la loro stessa vita.

In questo articolo cercheremo di analizzare come capire se il gatto è disidratato, quali sono le cause e i pericoli rispetto a questo stato, oltre a come intervenire prontamente per evitare il peggio.

Come capire se il gatto è disidratato: 5 sintomi

La disidratazione avviene quando un corpo sta esaurendo i liquidi necessari per svolgere le sue funzioni di base.

Per i gatti, così come per noi umani, questo rischio si presenta in caso di clima estremamente caldo, di frequenti attacchi di vomito o diarrea.

Anche disturbi renali o diabete possono essere causa di disidratazione.

La tendenza dei mici ad avere uno scarso istinto per quanto riguarda il dissetarsi, non fa altro che aumentare questo rischio. Essendo carnivori infatti, essi in natura assumono buona parte dei liquidi attraverso le prede.

Per il gatto domestico invece?

Devono assumere liquidi bevendo acqua.

E per tanti motivi possono anche rifiutarsi di bere.

Ecco 5 segnali che possono metterti in allarme.

Il gatto è stanco e letargico

Se il tuo gatto tende a dormire durante il giorno e ad essere particolarmente attivo di notte non è un grande problema: tutto ciò fa parte della sua natura.

Nonostante questo, se il micio sembra aumentare improvvisamente il tempo dedicato al sonno, dovresti non sottovalutare questo fenomeno.

In caso di apatia persistente, con tutta probabilità, ha qualche problema di salute. Tra le potenziali cause, vi è ovviamente la disidratazione.

Al minimo segnale di anomalia, rivolgiti al tuo veterinario di fiducia per capire esattamente cos’ha il gatto.

Le gengive sono troppo chiare

Un altro sintomo di un gatto disidratato sono le gengive. Se sono più chiare del solito, è un segnale non confortante.

Se il tuo gatto è sano, queste dovrebbero risultare rosee e soprattutto umide, non appiccicose o secche.

Un rapido test per capire se l’animale soffre di una carenza di liquidi è quello di premere delicatamente sulle gengive. Se la macchia chiara creata dalla pressione torna subito al colore normale (entro un paio di secondi) vuol dire che il micio non ha problemi di disidratazione.

In caso contrario, si tratta di un sintomo abbastanza evidente.

Le zampe sono fredde

Un altro modo per capire se il gatto è disidratato è controllare la temperatura dei cuscinetti delle zampe. Se sono fredde, non è un segnale particolarmente confortante.

L’alterazione di temperatura in alcune parti del corpo, può essere un fenomeno collegato a uno status di non perfetta salute, riconducibile non solo alla disidratazione ma anche a una eventuale forma di trombosi o di ipotermia.

Fai il test della pelle

Tra i sintomi di un gatto disidratato, vi è quello di una pelle poco elastica.

La presenza di liquidi mantiene un alto livello di elasticità nei tessuti del tuo micio, dunque basta pizzicarlo in maniera delicata per vedere quanto tempo impiega la pelle a tornare nella posizione originale.

Se la piega non si riassesta entro un secondo, molto probabilmente c’è una carenza di acqua all’interno del suo corpo.

Guarda la lettiera

Un gatto disidratato, solitamente, soffre anche di stitichezza.

Ciò ti permette di valutare il comportamento del tuo animale, captando un uso limitato della lettiera rispetto al solito come un segnale in ottica disidratazione. Se la lettiera è piena di feci più piccole del solito, simili a palline particolarmente dure, potrebbe essere un ulteriore indizio.

Controlla i suoi occhi

Puoi individuare un altro segnale evidente della disidratazione direttamente attraverso gli occhi del tuo gatto.

Lo sguardo di un micio disidratato infatti è ben distinguibile da quello di un animale in piena salute. Se gli occhi del gatto sembrano infossati, opachi e privi di lucentezza, potrebbe essere sintomo di mancanza di liquidi.

Cause della disidratazione nel gatto

Al di là della sua tendenza naturale a bere poco, la disidratazione è a sua volta un sintomo spesso collegato ad alcuni problemi fisici (così come avviene per noi esseri umani).

Di seguito ti mostrerò alcune tra le cause più comuni di disidratazione nei gatti domestici:

  • diarrea, che causa una violenta e abbondante perdita di liquidi, difficili da recuperare immediatamente bevendo;
  • febbre, con una temperatura elevata infatti, il corpo del micio tende a perdere liquidi a un ritmo maggiore;
  • diabete, nel cui caso il sintomo si va ad affiancare a perdita totale dell’appetito e depressione oltre alla già citata diarrea;
  • vomito, fenomeno che, così come la diarrea, causa una sostanziale perdita di liquidi in un breve tempo;
  • caldo estivo, soprattutto se il micio beve particolarmente poco per sua scelta.

Pericoli che corre un gatto disidratato

La salute di un gatto disidratato è in grave pericolo.

In primis, a patire particolarmente della mancanza di liquidi sono i reni, che vengono messi sotto forte stress. Il sangue in circolo poi, risulta meno fluido e ha quindi difficoltà a circolare attraverso il corpo del micio. Ciò può causare scompensi a vari organi interni oltre a danneggiare ossa, nervi, muscoli e cuore.

Proprio per questo motivo, ai primi segnali di disidratazione è necessario intervenire contattando il proprio veterinario.

Come reidratare un gatto disidratato e prevenire

Come intervenire per reidratare un gatto disidratato?

In ottica soccorso immediato, potresti facilmente pensare di dare al tuo gatto immediatamente la maggior quantità di acqua possibile.

In realtà, l’assunzione di liquidi non deve essere esagerata. Se il micio assume troppa acqua in un colpo solo, facilmente vomiterà perdendo ulteriori liquidi.

Un’ottima soluzione in tal senso, soprattutto nei mesi estivi, è quella di offrire al gatto disidratato del ghiaccio tritato. In questo modo, il tuo micio tenderà ad assumere liquidi più lentamente, ottenendo anche un piacevole effetto rinfrescante.

Un’altra possibile azione che rientra nelle categorie del pronto intervento è quella costituita da soluzioni fisiologiche ricche di elettroliti. Questi prodotti acquistabili, offrono un apporto di sali minerali e acqua che possono salvare la vita al gatto.

Chiaramente però, oltre all’intervento immediato, il passo successivo è quello di contattare il veterinario di fiducia. La disidratazione può diventare molto grave nel giro di poche ore, quindi se non riesci a metterti in contatto nell’immediato, non esitare a portare il tuo gatto in una clinica veterinaria di emergenza.

Andiamo a vedere nel dettaglio cosa puoi fare.

Mantieni la ciotola pulita

Anche se il tuo gatto utilizza di buon grado una ciotola, questa deve essere mantenuta pulita.

L’acqua al suo interno andrebbe sostituita almeno 2 volte al giorno e posizionata a una certa distanza dalla ciotola dedicata al cibo.

Una ciotola che emette un odore sgradevole o che va a modificare il gusto dell’acqua, potrebbe allontanare i gatti dalla stessa.

Proprio per questo motivo, in molti casi prodotti in acciaio inox e vetro sono da preferire rispetto alle ciotole in plastica.

Porta il gatto dal veterinario

Se porti il tuo gatto dal veterinario in seguito a uno stato di disidratazione, questo procederà nella maggior parte dei casi con una apposita soluzione fisiologica direttamente in vena.

Se la mancanza dei liquidi non è collegata a nessun’altra patologia, l’animale si riprenderà in pochissimo tempo.

Il veterinario, in ogni caso, probabilmente farà le indagini per cercare di comprendere il fattore scatenante o comunque altri problemi di salute del tuo micio legati alla mancanza di liquidi.

A questo punto, cerchiamo di individuare quali azioni e abitudini possono aiutarti a prevenire problemi di questo tipo. In alcuni casi è sufficiente introdurre cibo umido nella dieta del tuo gatto (se consuma abitualmente crocchette e simili).

In altri, invece, è necessario agire in maniera più sottile per invogliare il micio ad assumere più acqua.

Rendi l’acqua più appetibile

Prevenire la disidratazione di un gatto prevede una serie di attenzioni che, a seconda del suo carattere, possono avere più o meno efficacia.

Alcuni, per esempio, vanno pazzi per il brodo di pollo o di pesce. Preparare una ciotola a parte con un po’ di brodo, accuratamente filtrato, diluito con acqua, può favorire l’assunzione di liquidi giocando sulla golosità del micio.

Mi raccomando il brodo da aggiungere deve essere freddo.

Puoi anche trasformarlo in cubetti di ghiaccio da utilizzare all’occorrenza.

Leggi anche: Quanto beve un gatto?

Acquista una fontanella per gatti

La pressoché totalità di gatti predilige l’acqua in movimento rispetto a quella ferma presente nella classica ciotola.

In questo senso, una fontanella è la soluzione migliore possibile.

Rispetto a questo tipo di prodotti però, è bene scegliere con grande attenzione: proprio per questo motivo ho dedicato una guida per l’acquisto della migliore fontanella per gatti.

Se hai fretta e non hai voglia di leggerti la guida, puoi andare sul sicuro con questa fontanella (che utilizzo anche io).

Posiziona più ciotola in giro per casa

Posizionare più ciotole in punti strategici della casa aiuto il tuo micio a bere un po’ più del solito.

In tal senso, prediligi i luoghi di passaggio e/o quelli in cui l’animale ha una visuale più ampia dell’area circostante.

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